L’anorgasmia femminile, la  dispareunia e il vaginismo, sono disturbi sessuali femminili frequentemente portati in consultazione dalle donne, nei miei studi di Livorno e Lucca.
L’anorgasmia femminile viene sovente rivelata, dopo anni di relazione intima col partner, nella circostanza in cui la donna riferisca di non aver mai sperimentato un’orgasmo, provandone un senso di frustrazione, d’inadeguatezza e vergogna.
Nonostante si viva un’epoca di libertà sessuale e d’evoluzione dei costumi sociali, il funzionamento della sessualità femminile resta ancora molto sconosciuto, non solo dagli uomini, notoriamente incompetenti sulla risposta sessuale femminile, ma anche dalle donne, per altro sempre più rivolte alla ricerca del piacere sessuale.
A monte del sintomo si continua a rintracciare una forte disinformazione femminile, dovuta ad una mancanza d’educazione sessuale nelle scuole e ancor più in famiglia, che produce un’ignoranza diffusa nei confronti della sessualità femminile, nonché sul percorso utile per conoscerla e appropriarsene.

Circa la sessualità femminile, la donna, al contrario del maschio, ha una scarsa dimestichezza dei propri organi sessuali, poiché nella preadolescenza sperimenta di rado l’autoerotismo e le sue reali possibilità orgasmiche.

Come definire l’anorgasmia femminile?

Si può definire come una ridotta intensità di percezione delle sensazioni orgasmiche o un ritardo dell’orgasmo in risposta a qualsiasi tipo di stimolazione sessuali, nonostante un alto livello di eccitazione sessuale soggettiva. Resta da tener presente il contesto storico culturale che riveste l’attribuzione di significato all’orgasmo femminile.

La capacità o la possibilità di una donna di provare l’orgasmo è influenzata, com’è noto da fattori fisiologici, psicologici, sociali, culturali e relazionali. Anche la religione gioca un ruolo sull’orgasmo femminile e sulla sua repressione.

Generalmente la donna che non prova regolarmente l’orgasmo può sentirsi deprivata e depressa. La storia della donna è iscritta nel corpo frutto dell’incontro della dimensione biologica, psicologica, sociale e culturale che fornisce none e identità al corpo.

L’esperienza clinica mostra che per le donne, nelle relazioni stabili, fattori non sessuali sono determinanti per la soddisfazione del piacere e lo scambio sessuale.

Cura e ottenimento orgasmico

Sempre più le donne oggi portano questa domanda in Consultazione Sessuologica, a monte di questo sintomo c’è sempre una educazione sessuale repressiva e una scarsa conoscenza del proprio corpo.
La proposta risolutiva è una terapia sessuale con un approccio sesso-corporeo, che include parola ed emozioni, finalizzata alla risoluzione del sintomo e all’acquisizione di maggiori competenze genitali.
Al fine dell’ottenimento dell’orgasmo durante il rapporto sessuale è necessario per la donna, sviluppare un ascolto attento e la capacità di valorizzazione delle sensazioni che provengono dal coito e dal basculamento dei due bacini coinvolti.
Se hai necessità di una Consulenza Sessuologica non esitare a contattarmi.

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