La famiglia in trasformazione negli ultimi decenni si è molto allontanata e diversificata della famiglia tradizionale, che sebbene ancora prevalente nel nostro paese, ha subito molti mutamenti che hanno investito la coppia, dando lentamente forma a nuove tipologie familiari che costituiscono un modo alternativo e innovativo del “vivere insieme” .

 Separazione e divorzio.

La famiglia in trasformazione nasce in seguito alla separazione e al divorzio: sempre più frequentemente incontriamo “famiglie ricostruite”, cioè nuclei familiari nei quali uno dei partner, se non entrambi, provengono da precedenti unioni matrimoniali o convivenze, durante le quali sono nati a suo tempo dei figli.

In questa ormai noto tipo di famiglia, nella quale ci imbattiamo da altre 30 anni, emergono sempre maggiori problematiche affettive ed emotive di difficile gestione e risoluzione, a seguito della complicata dinamica quotidiana, in particolare quando la coppia decide di avere un proprio figlio, iniziano le guerre fra le fratrie, poiché è molto doloroso sentirsi derubati affettivamente 

Famiglia in trasformazione: Consultazioni Familiari o di coppia

 Tali difficoltà affiorano di consueto nei mie studi di Livorno e Lucca per Consultazioni Psicologiche Familiari o di Coppia che riguardano: la rivalità, la competizione, la gelosia, sia fra ex coniugi, che fra fratellastri di primo e secondo letto.

Genitori biologici e culturali

Nella famiglia in trasformazione, il discorso sui ruoli si complica, poiché essi nel tempo tendono a sovrapporsi, in particolare quelli fra genitori biologici e culturali, sebbene i genitori naturali detengono, come è ovvio, funzioni decisionali proprie ed esclusive sui loro figli, restando, dopo aver sciolto i propri conflitti matrimoniali, coppie genitoriali ancora.

 Famiglie interculturali e multietniche

Oggi assistiamo alla formazione di nuove famiglia: le famiglie interculturali e multietniche, che educano i loro figli all’insegna di culture diverse, un fenomeno quest’ultimo che coinvolge partner provenienti da paesi lontani, destinato a diffondersi sempre più.

Queste coppie si trovano impegnate a superare ostacoli di natura culturale e sociale non indifferenti di fronte all’ educazione di un figlio, per il timore che egli non possa immergersi totalmente nella cultura di appartenenza o al contrario che possa perdere il contatto con quella di origine, se la provenienza è migratoria.

Le ansie sono relative alla paura della perdita della sua identità e al timore che il figlio possa subire, come spesso è inevitabile, la contaminazione dell’uno o dall’altro partner rafforzata dalla competizione fra le famiglie di origine, affaccendate a depositare ognuna le proprie tracce, la propria cultura.

Queste coppie hanno innanzi tutto la necessità di costruire una loro identità familiare, un loro legame e soprattutto di instaurare una buona comunicazione, che gli consenta di meta-comunicare sulle proprie diversità, sui loro vissuti, sui propri bisogni, nonché sul loro modo di concepire l’esser coppia e famiglia, soprattutto in relazione alla genitorialità.

I vantaggi dei figli cresciuti all’interno di una famiglia bi-culturale sono al tempo stesso numerosi ed offrono loro la possibilità di allargare le proprie prospettive, sviluppando maggiori capacità relazionali e pluralistiche, preziose nel futuro della nostro società.

Desiderio di genitorialità nella famiglia in trasformazione

Nella famiglia in trasformazione il desiderio di genitorialità non si avvale solo delle nuove tecniche riproduttive, ma si estende a macchia d’olio alla necessità delle filiazioni psichiche che induce molte coppie infertili e sterili, ma non solo, a ricorrere all’istituto dell’adozione internazionale, il quale comporta  la formazione di una famiglia mista, multirazziale, con figli cioè, provenienti da altre parti del mondo, così tanto diversi da loro, dal punto di vista della somiglianza, quanto immensamente voluti e amati.

Adottati e migranti appaiono così, per certi versi, persone più attrezzate a far fronte alla contemporaneità, se accolti e compresi nella loro storia, nei vissuti, nelle loro memorie sensoriali e emozionali, nonché nel rispetto delle loro radici, in un lavoro continuo d’ integrazione con le loro origini.

Famiglie in trasformazione composte da un solo genitore

In Italia le famiglie con figli minorenni composte da un solo genitore (la madre nell’86% dei casi) sono oltre un milione. Tra loro ci sono anche donne che non vogliono rinunciare al sogno di un figlio (con una gravidanza eterologa o con un’adozione) anche se non hanno un compagno.

Negli Stati Uniti in particolare la domanda di sperma è in aumento. La nuova flessibilità tra casa e lavoro ha spinto molte coppie e donne single a fare richiesta per la procreazione assistita, attraverso le banche del seme o donatori autonomi. Ricorrono all’inseminazione assistita anche coppie omosessuali o coppie transgender che desiderano avere un bambino insieme al proprio compagno/a, talvolta ricorrendo anche alla richiesta di donazione di organi.

Pin It on Pinterest

Share This
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: