Guarda i ritocchi ai miei genitali: Il fenomeno della chirurgia estetica dei genitali è da tempo in crescita. Sono sempre più numerose le persone che vi fanno ricorso sia uomini che donne, sebbene resti il pudore e la vergogna di parlarne. I pochi che infrangono il tabù della vergogna e ammettono di averlo fatto dicono che la decisione è stata influenzata dal desiderio di essere più attraenti nei confronti del partner. Fenomeno quest’ultimo fotografato da una recente indagine della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (Fiss).
Dalla vagina più giovane al lifting del pene, ecco le novità della chirurgia estetica dei genitali
Guarda i ritocchi ai miei genitali: coloro che si sottopongono agli interventi di chirurgia estetica intima affermano di voler colmare un senso di insoddisfazione personale circa il proprio aspetto fisico. I soggetti in questione dichiarano di aver fatto ricorso agli interventi per migliorare in primo luogo l’ immagine di sé e la propria autostima. Nonostante la normale resistenza a parlare di questo argomento, sempre più donne ricorrono al bisturi per migliorare l’aspetto esteriore o la funzionalità interna dell’apparato genitale femminile, compromesso dal parto naturale o processi d’invecchiamento precoce.
La tentazione del bisturi insorge per colmare una profonda insicurezza derivante dal proprio aspetto fisico, forse una sorta di dismorfofobia che si propaga a macchia d’olio. Le ragioni principali sono estetiche, del resto i modelli sociali imposti dai media suggeriscono dei genitali femminili spesso simili a quelli di una ragazza molto giovane.
Guarda i ritocchi ai miei genitali: sono soprattutto le donne a prendere questa decisione con l’intenzione di ritoccare le loro parti intime; anche in Italia, seguendo una moda già consolidatasi oltreoceano, c’è stato un notevole aumento delle richieste di chirurgia estetica dei genitali, che ha coinvolto soprattutto le donne che, perfezioniste del corpo, vogliono sentirsi più sicure e attraenti, non solo migliorando le proprie parti visibili: viso, collo e addome, ma anche quelle più nascoste».
Guarda i ritocchi ai miei genitali: gli interventi chirurgici più praticati
L’imenoplastica costituisce l’intervento di riparazione dell’imene, oggi più conosciuto con il termine anglossassone di “rivirgination“. Questa procedura ricostruisce l’imene (la sottile membrana di pelle che copre parzialmente l’ingresso vaginale di una vergine). I bordi dell’imene lacerato sono ricostruiti in modo che si possa nuovamente strappare e sanguinare. L’imene si lacera per varie ragioni. primo rapporto sessuale, traumi, sport particolarmente intensi.
In alcune culture, specie quelle africane, arabe e asiatiche, la verginità è ancora un valore molto importante, soprattutto prima del matrimonio. In alcuni casi può succedere che la donna, pur non avendo ancora avuto il primo rapporto sessuale, vada incontro ad una rottura dell’imene (a causa, ad esempio, di un’attività sportiva intensa o dell’uso di tamponi vaginali) e che desideri ricostruirlo. Un intervento di imenoplastica semplice, consente di rimodellare la membrana dell’imene che si è lacerata o con un intervento chirurgico di imenoplastica con alloinnesto, che consente di ricostruire l’imene con tessuto di laboratorio.
L’Ipertrofia delle piccole labbra, ci parla di una malformazione congenita delle piccole labbra della vagina. L’ipertrofia è considerata patologica quando una paziente presenta delle piccole labbra la cui lunghezza dalla base d’impianto al margine libero è superiore a 2,5 cm. L’intervento chirurgico che correggere questa malformazione è assolutamente rispettoso della normale anatomia di questa regione e non risulta invasivo
La labioplastica, viene richiesta là dove alcune donne hanno un’ eccesso di adipe in corrispondenza del pube e delle grandi labbra; tale accumulo non può essere rimosso con diete, massaggi o altre tecniche di medicina estetica, ma solo attraverso la tecnica chirurgica della lipoaspirazione che consiste nell’aspirazione del grasso in eccesso. Il risultato che si ottiene è permanente e duraturo. La labioplastica delle piccole labbra è infatti la procedura più eseguita. Si tratta in generale di ridurre le dimensioni delle labbra interne in modo da non sporgere sotto le labbra esterne. Inoltre è usata per correggere asimmetria delle labbra, là dove un labbro si presenti diverso per dimensioni e lunghezza dall’altro. Alcune donne si sottopongono a questo particolare intervento quando le loro labbra genitali a causa dello sfregamento si irritano. Tuttavia, esse risultano imbarazzate per l’aspetto del loro labbro.
La vaginoplastica: il ringiovanimento della vagina viene richiesto da quelle donne che, a seguito di uno o più parti, presentano un’eccessiva lassità dei muscoli vaginali. Questo intervento comporta il ripristino del tono della parete vaginale all’interno e all’apertura vaginale, rimuovendo tessuto in eccesso dal rivestimento vaginale. La tecnica chirurgica permette di intervenire per ritonificare i muscoli vaginali e riportarli allo stadio precedente al parto.
Guarda i ritocchi ai miei genitali: altri interventi molto richiesti
Il Rimodellamento del Monte di Venere, Lipoplastica vulvare, Aumento del punto G, Riduzione cappuccio del Clitoride, Il restringimento vaginale che è un vero e proprio lifting che consente di restringere la vagina quando per varie ragioni ha perso tono e sensibilità.
L’aumento delle grandi labbra: si basa sull’aumento del volume delle labbra esterne con tessuto adiposo prelevato da un’altra parte del corpo della donna (prelievo da un sito donatore e uso nel sito che ne ha bisogno di tessuto adiposo autologo della stessa persona).
La lipoplastica vulvare prevede la liposuzione del Monte di Venere. Questa procedura implica rimuovere i depositi di grasso dal pube, la zona ricoperta da peli pubici e ricca di tessuto adiposo. l’intervento si traduce in un monte pubico meno prominente.
L’aumento del punto G, si avvale della pratica del collagene per migliorarne le dimensioni. Gli effetti sono temporanei e durano 3-4 mesi, mentre la riduzione del cappuccio del clitoride, comporta la riduzione della pelle esterna del clitoride.
La chirurgia estetica dei genitali maschili
Tra gli interventi di chirurgia estetica dei genitali maschili i più comuni sono: la circoncisione, la falloplasticala, la rimozione scrotale e il lifting del pene, cioè l’aumento delle dimensioni del pene e l’allungamento del pene, protesi peniena, impianti testicolari, rimozione scrotale. Il primo ha la finalità di rimuovere il prepuzio per motivi patologici (fimosi o frenulo breve) o estetici. Il secondo ha come obiettivo l’aumento delle dimensioni attraverso l’incisione del legamento sospensore attraverso varie tecniche, quali: lifting di sollevamento, rimozione della pelle in eccesso, liposcultura.
Quali sono i rischi e le complicazioni della chirurgia estetica dei genitali?
Guarda i ritocchi ai miei genitali: ma non dimenticare che la chirurgia estetica dei genitali porta con sé i rischi associati alla chirurgia, tra cui: anestesia, emorragia, infezioni, cicatrici.
Altri rischi includono: danni al sistema nervoso, perdita di sensibilità, asimmetria, cambiamento di colore permanente, necrosi del tessuto, coaguli di sangue, rapporti sessuali dolorosi, cambiamenti della libido sessuale, danni ad altre zone genitali.
E’ bene tener presente che la chirurgia estetica dei genitali non è per sempre, poiché i genitali di ogni individuo cambiano nel corso della vita, ma è probabile che ciò che non va risieda più nel vissuto e nella psiche di quell’individuo piuttosto che nei suoi genitali.