Cause del calo del desiderio sessuale

Il calo del desiderio sessuale maschile può essere causato da diversi fattori di natura squisitamente psicologica e quindi soggettiva.

Il calo del desiderio sessuale maschile è un disturbo portato di frequente in Consultazione Sessuologica e riguarda il 16% circa della popolazione tra i 18 e i 59 anni, questa percentuale nella società attuale, tende vistosamente ad aumentare a causa di un elevato indice di stress cronico sempre più diffuso.

Un basso livello di desiderio sessuale può essere definito: primario, cioè presente nel soggetto fin dalle prime esperienze erotiche e adolescenziali, secondario, se emerge dopo un certo periodo di normalità sessuale nell’uomo, generalizzato se presente in ogni situazione e allargato a qualsiasi partner, situazionale se limitato a determinati contesti o solo ad una partner in particolare. In quest’ultimo caso occorre indagare i fattori psicosessuali, relazionali, affettivi ed emozionali che nella coppia lo determinano.

Una depressione, anche latente, conduce ad un quadro clinico di basso desiderio fisico e psichico. Tale disturbo psicologico e mentale, molto diffuso ai giorni nostri, ha un significativo riflesso sul desiderio sessuale, sull’eccitazione e sull’erezione.

Lo stress cronico, sintomo psicologico altrettanto presente e frequente nell’uomo, diviene tale quando supera le possibilità di adattamento e di metabolizzazione dell’organismo ed investe in particolare il comportamento sessuale e la riproduzione.

Calo del desiderio sessuale maschile nella coppia, cura e risoluzione

Fattori di tipo relazionale quali i conflitti di coppia, le delusioni amorose, i tradimenti, la fusionalità del rapporto amoroso, la dipendenza dalla partner o il timore della sua aggressività, nonché la dinamica relazionale, esigono una trasformazione della comunicazione nella coppia, presupposto fondamentale per  riavviare il desiderio sessuale.

In tutte queste circostanze è necessario rivolgersi ad un’esperta Sessuologa Clinica di indubbia competenza, capace di trattare il sintomo sessuale tenendo conto della dinamica relazionale.

Il calo del desiderio e l’utilizzo della pornografia in rete

La tecnologia oggi, sempre più a portata di mano attraverso gli smartphone distrae il maschio dalla quotidianità sessuale, saturando e derubando le sue fantasie erotiche. L’uomo tecnologico tende a non coltivare il proprio immaginario erotico, a nutrirsi solo delle immagine pornografiche online.

Egli si rivolge in automatico ad un immaginario virtuale preconfezionato ed hard, che non ritrova nella vita reale, e che lo rende sempre più dipendente dalla rete, sostituendo quelle immagini all’erotismo della vita reale.

È ormai noto quanto l’uso e il consumo d’immagini erotiche fruisca dalla rete, determinando evidenti problemi nell’intimità nella coppia, incidendo così sull’autostima e l’identità sessuale dell’uomo, sempre più indebolito emozionalmente nella propria vita relazionale.

Il calo del desiderio legato all’workalcoholics, la dipendenza dal lavoro

Il Calo o perdita del desiderio sessuale nell’uomo dipendono spesso dall’eccessiva immersione nel lavoro, l’workalcoholics consiste in una vera e propria dipendenza dal lavoro, che comporta una riduzione del tempo libero e delle attività familiari.

Nel panorama delle dipendenze patologiche l’workaddiction, è una tra le più attuali e pericolose forme di dipendenza, senza uso di sostanza.

L’workaddiction comporta un forte bisogno da parte dell’uomo dell’affermazione narcisistica di sè attraverso il denaro. La continua  polarizzazione del pensiero sul lavoro copre vuoti e mancanze antiche a livello psicologico, indebolisce l’energia del maschio e impoverisce significativamente la sua vita sessuale, rendendo l’uomo robotico in una perenne ricerca della scarica della tensione, tendente ad escludere sempre più la relazione, relegandolo nella sua solitudine psichica.

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