Il cambiamento nella vita ci presenta continuamente nuove problematiche, difficoltà  e ostacoli, pertanto anche l’uomo moderno non è esonerato dalla scelta:“vivere morendo o morire per vivere”. La prima opzione ci presenta un soggetto inerme, passivo, bloccato, incapace di muoversi, che vive, biologicamente, ma non psichicamente Mentre la seconda opzione depone a favore dell’inevitabile accettazione delle sfide che la vita inevitabilmente impone, sebbene passando attraverso sentimenti quali: l’ansia, la paura, il panico e la sofferenza, poiché: “non c’è crescita senza sofferenza!”

La flessibilità personale, la capacità di mettersi in discussione ci pone nell’atteggiamento psicologico di apertura, di ricerca, di scoperta. Fissare i propri obiettivi superando gli ostacoli che quotidianamente si presentano, rappresenta una grande occasioni di superamento e di crescita personale.

Accettare le sfide e cercare soluzioni creative

Persino le esperienze più drammatiche di fronte alle quali la vita ci espone e che risuonano dentro di noi come veri e propri traumi, sono in grado di farci crescere, sebbene passando attraverso una lunga elaborazione, sovente denominata disturbo post-traumatico.

Nel tentativo di oltrepassare i vari ostacoli che incontriamo nel cammino della vita, il confronto con l’altro e l’autoanalisi talvolta non sono sufficienti, nasce così il bisogno di affidarsi alla cura di un esperto, uno psicoterapeuta di esperienza e ben formato a cui poter chiedere aiuto, per superare le crisi psicologiche di percorso, cercando in noi stessi la creatività e le risorse necessarie al superamento.

Gli impedimenti sono occasioni di cambiamento personale

Le sensazione ed emozioni che albergano nel più profondo di noi: la paura, la disistima, la rabbia, il dolore, la frustrazione, provengono dalla nostra storia infantile, per questo facciamo grande fatica a riconoscerle ed esprimerle, in quanto tendiamo a rimuoverle.

Talvolta le modalità che adottiamo di fronte all’insorgere di un’ostacolo risultano inadeguate, e anziché risolvere il problema,   tendono solo a mantenerlo. Occorre porsi in maniera diversa, affrontare il problema in maniera nuova, abbandonando le modalità circolari, che producono l’eterno ritorno. Scegliamo invece di vivere un’esperienza emozionale correttiva, che implica l’assunzione del rischio, la  gestione dell’emozione, la forza del coraggio.

Il cambiamento prevede elasticità e dinamismo

Ispirandosi al filone della psicologia positiva e invertendo la tendenza del nostro cervello che processa con maggiore intensità gli episodi negativi della nostra vita a discapito di quelli positivi, è possibile vedere come i soggetti che tendono a superare gli ostacoli, dispongono di un livello di motivazione, di coinvolgimento e di tenacia maggiore rispetto agli altri.

Nel percorso di crescita lo sviluppo di obbiettivi realistici aiuta, così come la capacità di confronto con gli altri, senza isolarsi, affrontiamo i momenti di crisi con maggior obbiettività, percependo più lucidamente lo scopo della vita, è possibile dare maggior senso alla vita stessa e scoprire in noi inattese risorse.

I risultati ottenuti accrescono le nostre competenze emotive e cognitive, che integrandole ci arricchiscono.  Acquistare e conquistare fiducia e consapevolezza in noi stessi è ciò che fa la differenza e ci consente di affrontare con successo le ulteriori problematiche.

Tutto ciò è lontano dal sentimento di onnipotenza, non tutte le difficoltà possono essere affrontate, pertanto è importante sviluppare la coscienza del limite, conoscere le proprie potenzialità ci induce ad accettare ciò che non può essere cambiato, e riduce la nostra sofferenza.

Che cos’è la resilenza?

La capacità di rialzarsi dopo gli eventuali  insuccessi che la vita ci presenta si chiama resilenza, che significa evitare di guardare un evento stressante come inaffrontabile, prendendo le decisioni giuste, senza lasciarsi bloccare dalle difficoltà.La resilenza potremmo definirla come l’arte di accettare le sfide producendo soluzioni creative.

La vita si presenta per tutti noi come un percorso ad ostacoli, scosceso ed in salita, essere resilenti significa essere elastici, dinamici e non statici, mantenere sempre il contatto con l’energia vitale dentro noi. Schierarsi a favore cambiamento , affrontarlo e gestirlo, sebbene faccia paura, sconfigge l’ansia ed è un’atteggiamento vincente.

Continuare a visualizzare l’obiettivo che desideriamo raggiungere, senza demoralizzarsi, restare sempre propositivi di fronte alla necessità di trasformazione ci porta a procedere step bay step, senza la necessità di vedere l’obbiettivo nella sua interezza, dobbiamo  viverlo nel “qui e ora”, valorizzando i piccoli passi che vanno  nella giusta direzione “work in progress” A fine corsa sarà possibile valutare il cambiamento nella sua complessità e apprezzarlo nella sua interezza.

Essere resilenti significa far tesoro delle proprie capacità, conservare la memoria delle passate risorse tutt’ora presenti, accettarsi e conoscersi. Ripercorrere le tappe, riconoscendo le proprie sensazioni di paura, mancanza, inadeguatezza, con la consapevolezza di aver sconfitto tutte sensazioni negative che immancabilmente si presentano

La consapevolezza

La vita ci presenta continuamente nuove sfide, con obbiettivi da raggiungere sempre più difficili, cambia il tipo di ostacolo che si pone, ma le emozioni e le capacità che ci riguardano restano le stesse, se non aumentate.

Il cambiamento e la trasformazione continuerà ad impaurirci, sebbene con la consapevolezza di avercela fatta in tutte le precedenti occasioni.

 

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