Le Bambole del sesso insieme ai progressi tecnologici, nonché l’intelligenza artificiale,  sembrano aver trovato larga applicazione nell’industria del sesso.                                                                             Si chiama Harmony la bambola del sesso in silicone che è già in commercio dall’inizio del 2019.

Queste bambole robotiche, pensate per il piacere sessuale, diffondono l’idea che le donne siano oggetti da possedere, robot umanoidi da portare a letto. Realtà quest’ultima per molti  inquietante, ma eccitante per i suoi fruitori. L’argomento è molto controverso, non mancano le voci critiche nell’etica della robotica, le quali affermano che i sexy robot sono socialmente pericolosi, poiché creano dipendenza e distruggono le relazioni interpersonali.

Le bambole del sesso: uno scorcio del rapporto tra uomo e robot

Le bambole del sesso ci offrono uno scorcio dal punto di vista psicologico surreale, fantascientifico e pericolosamente virtuale del rapporto tra uomo e robot; creano e diffondono relazioni inumane che creano patologia.

Il sesso, come l’amore, è una prerogativa esclusiva degli esseri umani e non può essere cosificato, reificato, manipolato ad esclusivo favore dell’industria e del capitale.

Il diffondersi di bambole robot si configura come l’ultima deriva dell’erotismo, dove l’oggetto prende il posto del soggetto, offrendo un soddisfacimento che non può che essere meccanico e affaccia l’uomo verso un mondo sconosciuto, immaginifico di simulacri con i quali non è possibile interagire.

Diverse aziende in California stanno già lavorando per dotare le loro Realdoll, di speciali requisiti, tendenti a creare un legame tra l’uomo e la macchina, altre aziende già le producono a costo elevato e per un mercato esclusivo, per esempio quello dei pedofili, a cui certo non vogliono rinunciare.

Le bambole del sesso sono in tutto simili a donne o bambine

Le bambole del sesso sono di grandezza naturale, molto belle e ben costruite, in tutto simili a donne o bambine, dotate di caratteri sessuali primarie e secondarie, addirittura programmabili al momento dell’ordine, secondo i desideri dell’acquirente. È probabile che in futuro le loro capacità d’interazione saranno migliorate e che il loro prezzo possa persino ridursi, allargando le possibilità del mercato.

Ricercatori e produttori, nel campo dell’intelligenza artificiale, ne auspicano la diffusione pensando che in una società di single esse costituirebbero un antidoto alla solitudine, alla violenza e alla prostituzione, riducendo persino il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

I sexy robot, potrebbero così essere impiegati come gigolò e prostitute robot create per soddisfare le fantasie sessuali più trasgressive e inconfessabili.

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