Intimità affettiva o sessuale

Sessualità e intimità: comunemente si intende per intima una relazione nella quale due partner vivono un rapporto caratterizzato da scambi emotivi intensi e positivi, a  questo livello d’intimità corrisponde il livello della relazione.

Si potrebbe supporre che la conquista di livelli sempre maggiori d’intimità costituisce il normale percorso di una relazione psichica e sessuale fra i partner che condividono una appagante sessualità e intimità nella coppia. Il bisogno d’intimità può essere pregenitale (della fase infantile della sessualità), soddisfare la voglia di contatto, lenire le paure d’abbandono. La sessualità, consentendo l’accesso all’intimità fisica, soddisfa così altre necessità più arcaiche. Peraltro molti individui devono acquisire un’intimità di cuore e di spirito perché sia possibile e/o soddisfacente un’intimità sessuale. La paura dell’intimità è più frequente negli uomini in una cultura che svaluta sensazioni e sentimenti e li delega all’universo femminile.

Sessualità e intimità come risorsa

L’intimità sessuale é la capacità che le persone hanno di mostrarsi reciprocamente le proprie parti nascoste: il Sé fisico e il Sé psichico. Ciascun individuo ha un livello ottimale d’intimità, una propria soglia dell’intimità, che rappresenta l’intensità minima che uno stimolo possiede per poter essere percepito. I disturbi da panico, che si manifestano nelle relazioni sessuali, producono effetti devastanti sull’intimità, alterandola in un senso o in un altro e determinando una fuga patologica da ogni forma di avvicinamento, o al contrario creano un bisogno di contatto così intenso da produrre dinamiche negative nella relazione di coppia. Le figure che rappresentano i poli opposti delle possibili soglie d’intimità sono individuabili nei cosiddetti uomo senza cerniera e donna madonna. Con la prima figura s’indicano uomini che hanno una soglia d’intimità molto alta, disposti a mettere in mostra le parti più nascoste di Sé. Sono soggetti capaci d’intrattenere rapporti sessuali con partner, anche in totale assenza di scambi affettivi. Il piacere sessuale per loro si svolge completamente sul piano fisico, senza alcun coinvolgimento emozionale. Con la seconda figura s’indicano donne che viceversa rilevano un’estrema riservatezza e ritrosia a mostrare le proprie parti intime.

L’incontro di persone portatrici di vissuti così diversi circa la propria intimità, crea una relazione asimmetrica e problematica. La possibilità che nonostante ciò si verifichi una relazione soddisfacente é legata alla capacità che i partner possiedono di “modulare” il proprio atteggiamento in relazione alla soglia d’intimità dell’altro. Nella determinazione della soglia dell’intimità di ciascuno concorrono diversi fattori, non ultimi quelli connessi ai rapporti madre-bambino. L’origine psicodinamica della patologia dell’intimità è legata all’ambivalenza nei confronti del bisogno di vicinanza o fusionalità (indifferenziazione tra sé e l’altro). La relazione di coppia subisce una minaccia nel momento in cui uno dei due partner intende imporre il proprio livello d’intimità, vissuta dall’altro come intrusione e attacco al proprio Sé.

L’intimità agìta come bisogno di fusione-confusione con l’altro finisce per trasformarsi in una “trappola”, fonte di distruzione dell’ “Eros” e dell’insorgere dei disturbi nella sfera della sessualità e dell’intimità. L’incontro sessuale fra due persone si sviluppa in maniera soddisfacente se coincide il significato che i partner attribuiscono all’intimità e se sono capaci di rispettare la distanza ottimale dell’altro. Viceversa la disfunzionalità nella vita sessuale di molte coppie è attribuibile al fatto che ciascuno dei due membri ha un rapporto con l’intimità estremamente diseguale e non esiste la possibilità di modularla con l’altro. L’intimità può essere occasione di conoscenza profonda e di crescita personale, essa permette di “mollare gli ormeggi” nella condivisione e nel recupero di una “intimità di coppia possibile” a patto che l’individuo si senta sufficientemente saldo da poter rischiare di abbandonarsi nell’altro, per raggiungere la migliore sessualità e intimità possibile.

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